Descrivere un grande Papa come Giovanni Paolo II è impresa ardua in quanto si rischia di ripetere le interminabili, meritate lodi intessute riguardo alla Sua persona o si rischia di non dire abbastanza. Per me che l’ho avvicinato, se pure per servizio, l’impatto è stato indescrivibile, durante i pochi attimi della stretta di mano tutta la Sua straordinaria personalità è venuta alla luce: una disponibilità grande nei confronti degli altri, estrema semplicità e dolcezza infinita verso il prossimo. Era percettibile qualcosa di soprannaturale in lui, qualcosa di veramente grande che noi persone comuni non possiamo capire, quel “quid” che lo sosteneva nel compimento di imprese generose, dedite agli altri, tutti indistintamente, sempre con il suo altruismo per portare una parola di conforto e di incoraggiamento ai sofferenti, un abbraccio alle persone abbandonate, persino ai lebbrosi, e pronto al sincero perdono verso chi aveva, ignobilmente, attentato alla sua vita. Un Papa che ha saputo unire i capi di tutte le principali religioni, sebbene contrastanti tra loro, sotto un’unica insegna che li accomunava, quella della pace.
La sua esortazione ad avere fiducia nell’Altissimo era dolce e ferma, il suo sorriso era sempre rassicurante e paterno.
Al tramonto della sua esistenza, ormai stanco nelle membra, pur vincolato dagli impedimenti fisici, non si dava per vinto, continuava, con ogni sforzo sovrumano, a portare avanti la propria missione fino al suo ultimo respiro.
Un esempio da seguire, una condotta di vita esemplare, scevra dalla superficialità giornaliera che tormenta la nostra vita, proteso verso altissimi ideali ed alti valori umani che si vanno perdendo a poco a poco, come l’amore per se stessi e per gli altri ed il rispetto della vita.
Per il solo fatto di essere stato tra noi ti diciamo “GRAZIE”, caro San Giovanni Paolo II !