Tempi cupi, società allo sbando, mancano linee guida o si tenta di distruggerle? Sembra di essere all’interno di un teatrino di burattini, ma chi è il burattinaio che muove i fili? Non ci è dato di sapere, anche se possiamo intuire che qualche potente elemento oscuro si adoperi, in tutti i modi, ad essere incontrastato nel dominio assoluto del mondo. Sembra, vagamente, un film di James Bond, purtroppo è la cruda realtà a cui assistiamo giornalmente; un programma mefistofelico, lucidamente definito, dimora nei meandri del mistero, un piano delittuoso che, a poco a poco, fa cadere i suoi veli emergendo verso la luce. Di luce, tuttavia, non si tratta, ma di tenebre di morte. Aleggia nell’aria un vento di guerra che potrebbe distruggere il pianeta, si parla di eutanasia come se si trattasse di mandar giù una pillola con un bicchiere d’acqua: l’aborto, altra morte auspicata da qualcuno che intende sfogare la propria frustrazione su di un essere innocente ed inerme . Siamo sicuri di appartenere all'” homo sapiens”?
Perché questa bramosia di uccidere, spuntata prepotentemente in questi ultimi anni? Pochi riescono a far prevalere il cervello ed il buon senso. A cosa è dovuto questo deterioramento della società? Qualcuno potrebbe pensare all’effetto del massiccio uso di sostanze stupefacenti, oppure ai film proiettati in tutte le ore nel piccolo schermo, senza limitazione alcuna per le fasce deboli e con contenuti sempre più violenti e raccapriccianti. Certo, anche questi aspetti contribuiscono al degrado, ma c’è un elemento importantissimo a cui non si presta attenzione perché considerato obsoleto e fuori moda: la spiritualità.
Nel nostro” Io” esistono tutte quelle belle passioni che danno felicità, non siamo delle pecore che seguono il gregge in fila indiana, abbiamo dei sentimenti che non ci conducono solo verso il pianto della morte. Perché far prevalere i sentimenti che ci danno angoscia, sofferenza, anziché tendere verso il rispetto reciproco e l’amore per l’altro essere umano? Un altro ruolo importante è dato dall‘apostasia, ovvero la mancanza di fede, di religiosità che pretende di mettere l’uomo al centro dell’universo dandogli una posizione di estremo potere, quello che vorrebbero avere i componenti del piano diabolico: considerarsi alla pari di Dei. Purtroppo, hanno fatto i conti senza l’oste e il loro programma stesso li fagociterà, spingendoli nell’abisso a cui si avvicinano, senza esserne consci
” Non Praevalebunt!” , due parole che risuonano dure come macigni ed implacabili come verità in avvenire, le stesse che ci riconducono ad un passato fiorente in cui la fede ci faceva sentire parte integrante di un disegno divino che dava un senso ed una speranza alla nostra vita. Ora sembra imperare la follia, il controsenso, l’odio e la violenza, il turpiloquio e le oscenità più impensabili. Siamo in una società di bestie fameliche, pronte a fagocitarsi l’un l’altra per il solo Dio riconosciuto come tale: il denaro. Per il denaro si tradisce il familiare più prossimo, si uccide, si ruba, si corrompono gli esseri umani dell’intero globo, ma non si tiene conto della questione principale che regola la nostra vita: non siamo eterni e ci affanniamo continuamente senza avere il tempo per goderci tranquillamente questa nostra breve esistenza.
Dove andremo, una volta esalato l’ultimo respiro? I non credenti si illudono di poter condurre un lungo sonno in quella pace che non hanno mai trovato in terra, ma i credenti sanno che verranno sottoposti a giudizio insindacabile del loro comportamento terreno e che avranno un premio o una condanna eterna. Se fosse così?………..
Papa Benedetto XVI all’Angelus del 1 giugno 2008 disse: “Ogni persona ha bisogno di un “centro” della propria vita, di una sorgente di verità e di bontà a cui attingere nell’avvicendarsi delle diverse situazioni e nella fatica della quotidianità. Ognuno di noi, quando si ferma in silenzio, ha bisogno di sentire non solo il battito del proprio cuore, ma, più in profondità, il pulsare di una presenza affidabile, percepibile coi sensi della fede e tuttavia molto più reale: la presenza di Cristo, cuore del mondo”. Riflettiamo su queste parole illuminate da grande saggezza!